La vicenda Caterpillar: un esempio 'di scuola' dello sciacallaggio in politica.

21.05.2022

Un'altra bella (si fa per dire...) polemica: quella su Confindustria che ringrazia Caterpillar e della "sinistra" sinistra, alla quale non par vero di potersi 'vendere' qualcosa...

Credetemi, c'è gente (come me...) che NON NE PUO' VERAMENTE PIU'!

In pochi minuti ne ho lette... di ogni! Fascisti, la destra a Jesi, i "lavoratori", la "fiera delle baggianate o delle oscenità" (così ha scritto uno su FB!) ... e così via cazzeggiando con riferimento persino alla campagna elettorale jesina (che si vota a Giugno, capisco che ormai ci siamo, ma non capisco cosa c'entri!!!)

Il tutto (il cazzeggio, intendo), rigorosamente a gratis, ovviamente, poco più di "parole in libertà"! Perché - è bene dircelo ogni tanto - a parlare più forte sono proprio quelli che o non hanno mai lavorato o lo hanno fatto ma... per una vita intera in contesti molto ma molto protetti e non sanno nulla del mondo produttivo!

Invece, colgo l'occasione per provare di nuovo, molto sommessamente (lo feci già in piena crisi), a richiamarvi alla realtà, questa sconosciuta!

  1. Innanzitutto, Caterpillar NON è il diavolo: Caterpillar se ne è andata perché ne aveva il diritto. DIRITTO, capito? Quello garantito dalle nostre (e non, quelle dei marziani...) leggi! Senza le quali nessun'altra azienda al mondo verrebbe mai ad investire in Italia!
  2. Il mestiere di Caterpillar è - innanzitutto - non andare fallita; e poi... massimizzarli i profitti. Rispettando, ovviamente, tutte le leggi e le norme che governano i Paesi che la ospitano. Siccome in Italia i profitti che faceva erano in tendenza decrescenti e si erano ridotti a numeri ... ad una sola cifra, avendo analizzato che altrove poteva continuare a farne a due cifre, Caterpillar (che di mestiere fa profitti) se ne è andata in ... quell'altrove! Esattamente come lustri fa è venuta in Italia, anche a Jesi, abbandonando un altro ... altrove in nostro favore!
  3. Caterpillar, quindi (e questo è il punto su cui la nostra "sinistra" sinistra che si straccia le vesti per le cazzate ma non per le cose serie... dovrebbe finalmente interrogarsi) se ne è andata perché il territorio ed il Paese non offrono più le condizioni che ne propiziarono l'arrivo. Si chiama 'perdita di competitività del sistema Paese'. Che da noi si declina in molti modi, provo ad elencarne alcuni e... ce ne sono di stretta attualità:
  • Il costo dell'energia; da noi costa oltre il 70% in più che negli altri Paesi europei mentre il confronto con il resto del mondo nemmeno lo voglio fare per carità di patria. Vogliamo provare a spiegarne il perché?!? Qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?
  • la burocrazia: la cosa peggiore per un'azienda è restare invischiati nella burocrazia italiana per faccende vitali per la propria attività: qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?
  •  in questo Paese la certezza del diritto è una chimera; da noi non c'è vertenza che non si chiuda a favore dei lavoratori con i cui sindacati bisogna sempre e solo abbozzare per definizione. Ed in quanto alle cause civili, quelle che nascono normalmente nella vita di ciascuna azienda proprio per i rapporti con il resto del tessuto sociale in cui opera, stendiamo un velo pietoso sui tempi biblici che servono per arrivare a sentenza... quando ci si arriva, beninteso! Qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?
  • In questo Paese il costo del lavoro è insostenibile e, quel che è peggio, ciò che le aziende ne ricevono in cambio (le infrastrutture, come i trasporti, ad esempio) è ridicolo; con il risultato (ma in questo c'è una "sinistra" combinazione esplosiva con il punto precedente...) che la Produttività sta "ai piedi di Cristo"!!! Come vanno le "vesti"? Ancora intatte? Qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?
  • La "sicurezza sul lavoro", l'"impatto ambientale delle attività industriali" sono tematiche affrontate in tutto il mondo occidentale; che ha partorito apparati normativi molto semplici da capire ed applicare nonché (ed è la cosa più importante...) da controllare che siano applicati! E, perciò, funzionano molto meglio che da noi perché siamo noi (e ve lo dice uno che ci ha combattuto per almeno gli ultimi 20 anni di vita professionale) ad avere il maggior numero di incidenti sul lavoro e siamo sempre noi i campioni mondiali di trasgressioni delle norme ambientali. Anche perché molti imprenditori preferiscono correre il rischio di essere beccati piuttosto che avventurarsi in quella selva oscura ed inestricabile di norme incomprensibili che abbiamo avuto la capacità di mettere in piedi! Qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?
  • Una delle condizioni al contorno che propiziarono l'arrivo di Caterpillar era costituita dalla domanda interna delle macchine da loro prodotte. il Paese brulicava di cantieri di ogni tipo, che garantivano una domanda di macchine importante e Caterpillar era, infatti, market leader. Oggi questa domanda è drasticamente calata grazie al combinato disposto di una crisi economica senza precedenti ed ormai strutturale (temo) in Italia e di una estrema difficoltà normativa che - con l'avvento, poi, del populismo al potere - ingessa e rende impraticabile mettere in piedi qualsiasi nuovo grande cantiere (ve lo ricordate Tontinelli e tutti quelli che gli sono andati dietro???). Le macchine, in parole povere, non si vendono più in Italia e toccherebbe produrre qui dei componenti (se non assemblare le macchine finite) per portarle da qualche altra parte all'altro capo del mondo. E la cosa... costicchia, non conviene. Qualcosa da dire, "sinistra" sinistra?


Potrei continuare molto a lungo con questo elenco, ma vi priverei dell'educativo sforzo di cercarvele da soli le tante altre cause, che - fidatevi - ci sono!

Ma la nostra "sinistra" sinistra, invece di prendersi le sue belle responsabilità per dove ha portato questo Paese con i suoi massimalismi senza sostanza e senza cultura, si limita a stracciarsi le vesti, che tanto qualche cretino che ancora non capisce dove sta il vero nemico del progresso di questo Paese lo si trova sempre. Basta pensare agli 11 milioni di italiani che han votato "5 cosi" e che adesso sembrano essere il target primario del PD, gli "abusivi in cerca d'autore" del campo progressista di questo Paese!

Per non dire, infine, di come è stata gestita la tarantella "Caterpillar se ne va" a livello locale. Perché, veramente, siamo proprio all'inadeguatezza di chi non sa, di chi non conosce come funziona il mondo industriale e delle multinazionali in generale. Oltre che all'accattonaggio politico, quello - appunto - degli sciacalli della savana in periodo di siccità (di consensi)!

Ma... restiamo al merito: a consuntivo, diciamo che con l'operazione "troviamo uno che la rilevi e si prenda un po' di lavoratori" una buona metà di quelli che han perso il posto di lavoro è stata collocata. Nessuno sa, ovviamente, per quanto tempo o quanto ampio sarà il downgrading delle loro condizioni salariali e contrattuali ma, almeno, li sappiamo in qualche modo "piazzati". E gli altri? Quelli che non son stati collocati o che non han voluto collocarsi lì? E che non sono pochi? Che fine fanno????

Ve lo dico io (perché ne conosco diversi): si devono arrangiare! E averne collocati una parte fa si che su di loro cali il più rigoroso silenzio!

Lo dissi allora e lo dico ancora adesso: la trattativa con l'azienda andava articolata su due piani ben distinti.

Il primo: farsi dare per ciascun lavoratore di Caterpillar (e, se si partiva col piede giusto, scommetto che si sarebbe ottenuto qualcosa anche per quelli dell'indotto) i quattrini; tanti quattrini, basti vedere cosa accadde con Shell ed Esso quando decisero di andarsene dall'Europa pur facendo ancora - come Caterpillar - importanti profitti! Quattrini che le multinazionali SEMPRE mettono in conto quando fanno operazioni del genere; ai dirigenti di Caterpillar che han messo in piedi la dismissione non sarà sembrato vero di aver fatto un saving delle proporzioni che è stato loro consentito di fare.

Il secondo: da fare solo una volta ottenute le "buonuscite" di cui sopra e lavorando in parallelo - magari con molta discrezione e non con il clamore 'pubblicitario' da circo che, invece, si è messo in piedi - a trovare un soggetto che avesse voglia di acquisire lo stabilimento, come poi è stato fatto. In questo modo, anche chi è rimasto o ha scelto di rimanere senza lavoro avrebbe avuto un importante risarcimento che gli avrebbe consentito di affrontare il futuro con qualche patema d'animo in meno! Oltre alla cassa integrazione che comunque gli è assicurata! O no? Cosa dice la "sinistra" sinistra di questa cosa???? Sicuro sicuro su chi abbia veramente "perso" o "vinto"????

Concludo e mi riallaccio all'ultimo concetto. "Se non ci fossero i furbi non esisterebbero i fessi": è la traduzione (approssimativa...) in italiano di un noto adagio napoletano (che ricorre, però, anche in altre culture del Belpaese...). Un adagio che riassume quanto l'inadeguatezza di taluni sia indispensabile al successo di altri. Peccato che, once again..., gli inadeguati siamo sempre noi! E siamo ancora più ridicoli quando ci ...vantiamo (come fa la "sinistra" sinistra) con i lavoratori dei "successi" prodotti! 

Alla lapidazione vi condannerei - voi ed il sindacato - se fossi uno di quei lavoratori!

Resta il fatto che ancora una volta questa "sinistra" sinistra dimostra di non essere in grado di imparare dalla realtà che invece evolve, e pure in fretta.

Le domande che ho snocciolato sopra (qualcosa da dire "sinistra" sinistra?) non sono provocatorie. Sono un invito. A riflettere. A ripulirsi da chi non sa nulla di nulla se non fare polemiche e demagogia. Che starebbe pure bene se servisse a risolvere qualcosa ma con le chiacchiere non ci si fa proprio niente!

Altro proverbio napoletano, malamente tradotto...: "Chiacchiere e tabacchiere di legno il banco di Napoli non ne accetta in pegno: a garanzia dei quattrini che presta vuole pegni in oro, possibilmente a 18 carati!"

E chi vuole capire capisca (ed il WEB aiuta...). Chi no... sono fatti suoi! Anche se - purtroppo - non solo suoi, perché ne restiamo tutti coinvolti!

Sappiano tuttavia entrambe le categorie di persone che... il mondo va avanti uguale, siamo noi che restiamo sempre più indietro.

Finirà mai?

Dipende solo da noi, intendo... ciascuno di noi!

Alfredo Punzo, candidato consigliere comunale dei Riformisti con Marasca Sindaco - Comune di Jesi
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